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OK, è in corso Più libri più liberi e mentre esploro e mi informo sul mercato italiano da me ignorato nei mesi scorsi (e in attesa di parlare con alcune persone che oggi erano molto oberate), faccio un piccolo punto dei primi due giorni di fiera.

Il mercato degli e-book e e-reader (Sony, i-Pad, Leggo di IBS e Kindle + tablet vari) è in crescita anche in Italia, benchè non abbia raggiunto ancora la quota 50% dell’America. Dai 7000 titoli del 2010 siamo a 19000 nel 2011.

L’unica cosa negativa che blocca la crescita è che gli e-book vengono considerati servizi e non libri e perciò si applica l’IVA piena in tutta Europa (21% in Italia). Comunque il mercato è in crescita e formattare un ebook non è dispendioso come far stampare un libro cartaceo.

Il che mi porta all’ottima conferenza di Zero91 – No all’Editoria a Pagamento. Una piaga mondiale, perciò farò la Kris Rusch/Dean Wesley Smith italiana e bastonerò qualunque scrittore che ha così poco rispetto di se stesso da pensare che può pubblicare solo a pagamento.

Non è così. Esistono piccoli editori che non chiedono nulla (come la succitata Zero91). Esiste la possibilità di pubblicarsi da soli in formato e-book a costo zero o minimo: se non si ha voglia di studiare la “Guida allo Stile” di Smashwords, sono certa che il traduttore italiano sarà disponibile per formattarvi i libri a costo minimo (Smashwords ha una lista di autori disposti ad aiutare gli altri x circa 20$ – non io, ma qualcuno che parla italiano sicuramente c’è).

E se proprio volete un libro cartaceo da regalare a parenti e maici, andate su Lulu e con spesa minima realizzerete il vostro sogno senza regalare migliaia di euro a chi poi non vi distribuirà e non farà nulla che non possiate fare da soli.

Lo stigma dell’autoproduzione (self-publishing) c’è ancora, ma dopo che Amanda Hocking è diventata una bestseller su Kindle e ha avuto un contratto da uno dei Big 6, le cose stanno cambiando. Il mondo dell’editoria è ancora nel 20° secolo – ma siamo nel 21°, guarda un po’! L’editoria è ferma a prima di internet, per questo non riesce a star dietro a tutti questi cambiamenti (problema mondiale, non solo italiano).

Ma anche il 90% degli scrittori è fermo al 20° secolo pre internet. Sveglia! Anche se non c’è una legislazione chiara in merito alle autoproduzioni di e-book, questo non significa che dovete restare legati ai vecchi paradigmi! Volete un editore tradizionale? Benissimo. Un editore vero e serio NON chiede soldi! Alla prima richiesta di soldi, scappate!! E soprattutto NON OFFRITE DI PAGARE!!!

Se vi volete pagare la stampa, andate da un tipografo digitale, inventatevi un logo e fate ‘sto regalo a parenti, amici e conoscenti, ma NON fregatevi il futuro “esordendo” con un editore a pagamento, perchè poi gli editori veri e seri non vi si fileranno più.

Buona scrittura!

AGGIORNAMENTO: ecco un articolo molto simile a quello che ho scritto qui sopra… gli autori salvati dal self-publishing – se si svegliano in tempo! 😉

(Grazie, Fulvio, per il link)